lunedì 1 settembre 2008

30 agosto 2008: un giorno di digiuno con il popolo tibetano

a cura di Virginia Fiume





Sabato 30 agosto al Parco Sempione, dodici ore di iniziativa nonviolenta della Comunità Tibetana e dall'Associazione Donne Tibetane, con il sostegno dell'Associazione Italia Tibet e del Partito Radicale.

Una giornata internazionale di digiuno, preghiere e meditazione, promossa dal Governo e dal Parlamento tibetano in esilio.

Riportiamo l'intervento del Lama Lobsang Phende:

Questa campagna di sciopero della fame di dodici ore lanciata dal Governo Tibetano in esilio è una campagna internazionale, a cui ha partecipato anche il Dalai Lama. Quindi penso che questa è veramente una campagna molto grande e molto importante.

Nella nostra lotta è un percorso lungo nel quale abbiamo anche in Italia tanti individui e tante associazioni che ci sostengono nella nostra lotta. Questo sostegno, dimostrato verso di noi, ci dà grande coraggio.

Sappiamo che la Cina è un paese potente, però sappiamo anche che moltissimi individui su questo pianeta sostengono la causa tibetana, perché l’arma principale della causa tibetana è la verità.
Quindi questo sostegno che noi abbiamo ottenuto fino adesso nel mondo è un grande successo.

Durante queste Olimpiadi, anche un po’ prima, di fronte all’errore che la Cina compie in Tibet il mondo ha dimostrato che la verità sta dalla parte dei tibetani. E sono scesi in piazza i cittadini del mondo per protestare contro fiaccola olimpica. Quindi per esempio in Argentina ci sono soltanto 5 tibetani, però questi 5 tibetani insieme al sostegno dei cittadini argentini hanno creato grandi problemi al passaggio di questa fiaccola. Quindi il sostegno che il mondo riesce a dare dà grande risalto alla causa tibetana e riesce a dare fastidio alla cina.

Infine ho un appello rivolto agli individui e alle associazioni che sostengono la causa tibetana. Voglio chiedere loro di non fermarsi nel loro impegno, nonostante le mille difficoltà. Chiedo loro di aumentare la loro organizzazione, ingrandirsi, coinvolgere sempre più gente possibile e andare avanti in sostegno alla causa tibetana.

Io sono convinto e orgoglioso che la natura nonviolenta della nostra lotta per la libertà del Tibet ha grande effetto e può contribuire tanto per la pace nel mondo. Di questo sono convinto nel profondo. Noi non abbiamo nessuno strumento con cui possiamo, per scambio, chiedere sostegno, per esempio dal punto di vista economico.
L’unica nostra arma è la verità. E’ proprio per questa verità che ci sono tante persone che riescono ad appoggiare la nostra causa. Se non avessimo la verità nella nostra lotta, la verità nella nostra azione, allora sarebbe difficile appoggiarci.

Durante queste Olimpiadi il mondo è riuscito a osservare la doppia faccia della Cina. Una faccia che è tutta di menzogna, l’altra tutta di propaganda. Quindi la Cina ha due facce nei confronti del mondo.
Il mondo è riuscito a osservare anche con quanta crudeltà la Cina vuole privare i tibetani della loro libertà. E io credo che il sempre maggiore sostegno della comunità internazionale può veramente aiutare nella nostra lotta.

Come dice Dalai Lama, quando uno crede in un valore, quando uno crede in un impegno non deve mai perdere la speranza e il coraggio. Sia per una cosa personale sia per un obiettivo collettivo. Noi siamo convinti che dobbiamo sempre avere coraggio e non perdere la speranza in questa nostra lotta.

Adesso sono finiti le Olimpiadi e poi l’attenzione sul Tibet inizia a calare, però il regime ha già annunciato, prima delle Olimpiadi, che quando le Olimpiadi saranno finite la vicenda del Tibet sarà sistemata profondamente e sistematicamente. Questo vuole dire imprigionare, uccidere, far sparire la gente.
Per questo motivo noi tibetani e i nostri sostenitori nel mondo bisogna fare pressione al proprio Governo, Unione Europea e Nazioni Unite per dare maggiore attenzione da vicino sulla situazione dei tibetani in Tibet. Questa è la nostra più grande richiesta e speranza.

Infine voglio ricordare che in questo mondo se vogliamo pace dobbiamo creare le cause per la pace. Quindi è importante sostenere tutto ciò che costruisce la pace e cercare anche di impedire tutto ciò che crea violenza e sofferenza.

Con questo voglio chiedere a tutti gli individui di contribuire per la pace nel mondo e voglio ringraziare il Partito Radicale e l’Associazione Italia Tibet che sono davvero impegnati nel sostenere la nostra causa.

Tutti gli interventi della giornata


IL VIDEO REALIZZATO DA DAVIDE CACCIATORI (www.italiatibet.org)

PRIMA PARTE





SECONDA PARTE

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