Carissimi lettori Rosa Shokking,
eccoci di nuovo ad aprile, di nuovo a New York, quindi di nuovo al Tribeca Film Festival! Il festival aprirà le porte questa sera, 22 aprile, con la anteprima assoluta del nuovo film di Woody Allen “Whatever Works”, che il regista ha girato a New York dopo 5 anni di assenza dalla città che ha immortalato in tante indimenticabili pellicole. Woody Allen ha scelto questo festival perché e’ un evento nato non solo per dare risalto alla scena cinematografica newyorchese, ma anche per ridare coraggio e speranza agli abitanti del quartiere di Manhattan piu’ colpito dagli eventi dell’11 settembre.
E' stato un gruppo di celebri affezionati newyorkesi a presentare stamattina il programma in una conferenza stampa. Erano presenti i fondatori del festiva Robert DeNiro e Jane Rosenthal, il regista Spike Lee che ha portato due opere, un documentario sul cestista Kobe Bryant “Kobe doin’ work” e le riprese dello spettacolo musicale “Passing Strange”, e l’altissima Uma Thurman che sarà il presidente di giuria dei film di narrativa.I film in concorso, come da tradizione, sono 12 di narrativa e 12 documentari e in totale saranno presentati 85 lungometraggi e 46 corti di cui 37 opere prime. I film provengono da 36 paresi diversi e l’Italia quest’anno sara’ rappresentata dalla giovane regista Stella di Tocco che partecipa con il cortometraggio Sunspots: in bocca al lupo Stella!!
Le domande alla conferenza stampa si sono concentrate sulla connessione tra la crisi economica e l'evidente diminuzione di opere proiettate (l’anno scorso erano piu’ di 120). Jane Rosenthal ha voluto sottolineare che hanno preferito avere un programma piu’ snello e selezionato però hanno aumentato gli eventi gratuiti. In piu’ ha notato che sono già stati venduti moltissimi biglietti perché evidentemente in un periodo di crisi economica come questa le persone hanno bisogno di svago e divertimento e loro hanno intenzione di darglielo.
Una nota di colore: Uma Thurman ha risposto con grazia ed intelligenza alle domande che le hanno posto in qualità di presidente di giuria confessando di essere da sempre una appassionata di film stranieri e di non avere nessuna particolare linea guida da seguire nella scelta dei film piu’ belli, saranno quelli che la faranno sognare. Robert De Niro invece ,mi spiace metterlo nero su bianco, non solo aveva difficoltà a leggere il foglietto che gli avevano preparato, ma non ho saputo mai metter piu’ di due parole in fila per rispondere alle domande cercando sempre di passare la parola…ed un tempo incalzava tutti con “Are you talkin’ to me?”…
Ok, ora che mi sono tolta la parte noiosa ed introduttiva della mia avventura, vi invito a tornare prestissimo per tutti i film, le conferenze, gli incontri e le feste del Tribeca….che duro lavoro!!!
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