giovedì 22 maggio 2008

Una donna alla guida di Confindustria: Emma Marcegaglia



Chi è Emma Marcegaglia: http://it.wikipedia.org/wiki/Emma_Marcegaglia

ANSA:

BOLOGNA - Un volante di Formula 1: perché il grande amore, la Ferrari, non si scorda mai; perché la Confindustria è una macchina da Grand Prix; perché chi la guida deve essere un top driver. E' il regalo che un Luca Cordero visibilmente commosso ha fatto ad Emma Marcegaglia nel corso dell'assemblea privata che oggi, con una maggioranza più che 'bulgara', ha ufficialmente segnato il passaggio del testimone fra il presidente della Fiat e della 'rossa' di Maranello e l'imprenditrice dell'acciaio come presidente di viale dell'Astronomia. Un 'rito' tutto interno all'associazione degli industriali, quello di oggi, cui seguirà la consacrazione pubblica, domani, nell'assemblea che radunerà all'Auditorium della Musica di Renzo Piano le principali cariche istituzionali e di Governo e il gotha dell'imprenditoria e della finanza.

In prima fila, ad ascoltare la relazione della prima presidente donna di Confindustria, il premier Silvio Berlusconi. Solo 2 i voti contrari a Marcegaglia nella votazione di oggi degli industriali, segnata dalla valanga di 1.320 sì su un totale di 1.330 voti. Un plebiscito cui, l'imprenditrice mantovana ha voluto rispondere subito con un messaggio di fiducia. Senza nascondere infatti le difficoltà di una quadro economico nazionale ed internazionale tutt'altro che facile, Marcegaglia non ha mostrato infatti la volontà di guarda avanti. "Con le elezioni - ha detto - c'é stata una forte discontinuità. Abbiamo un Governo forte e c'é stata una semplificazione dei partiti. E' sparito il clima di odio degli ultimi 15 anni. Oggi rispetto a 4 anni fa la situazione è più favorevole al cambiamento. Non sarà automatico, ma se davvero si vuole cambiare qualcosa si può fare. Il dialogo sembra andare avanti - ha aggiunto - le prime dichiarazioni di Berlusconi sono improntate al dialogo". Poi - senza perdere tempo - ha subito affrontato i temi concreti, riproponendo per molti versi le tesi esposte il 23 aprile scorso nella sua uscita da presidente designato. Ecco allora l'applauso alla detassazione degli straordinari varata oggi in CdM: un provvedimento "positivo, un primo segnale forte sulla strada dell'aumento di produttività e salari. Un risultato di cui essere fieri".

Dalla neo presidente arriva un'apertura ai sindacati e l'auspicio che, questa volta sia la volta buona per riformare il modello contrattuale e iniziare una nuova stagione di relazioni industriali. "Dobbiamo cominciare a lavorare da subito, senza perdere tempo - ha detta - La trattativa non sarà una passeggiata, ma credo che questo è il momento di trovare una soluzione e mettersi d'accordo. Le relazioni sindacali sono la prima azione che porteremo avanti - ha continuato - il modello vigente è obsoleto. L'accordo del '93 ha funzionato, ma ora non risponde piu' alla vera istanza di coniugare la produttività ed i salari". E direttamente ai sindacati: "prendiamo atto che dopo tanti anni c'é un documento unitario dei sindacati. Un documento da cui partire anche se dentro ci sono aspetti che non ci piacciono".

Riferimento soprattutto all'incizzazione delle buste paga, vista come una nuova 'scala mobile'. E se il Sud per gli imprenditori e per la politica deve essere visto come "un giacimento per la crescita del Paese" e la sicurezza sul lavoro non si ottiene inasprendo le pene per le aziende ma facendo formazione, molti altri sono stati tracciati come temi strategici per i suo 4 anni di presidenza: l'energia, riaprendo al nucleare; la lotta ai lacci imposti dalla burocrazia; un piano strategico per le infrastrutte; l'education e lo sforzo di internazionalizzazione non solo sui mercati emergenti ma anche su quelli maturi come gli Usa, la Germania e il Giappone.

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