martedì 28 aprile 2009

The boys are coming!!!

di Elena Maria Manzini da New York

Carissimi lettori Rosa Shokking,
lo scorso week end, lottando contro la pulsione di sdraiarmi nel bel mezzo di Central Park a godermi i trenta gradi che stanno scongelando New York dopo un inverno rigidissimo, ho deciso di esplorare il lato maschile del Tribeca 2009. Ho visto alcuni film e documentari che mettono storie di uomini al centro della narrazione e come vi avevo preannunciato ho partecipato all'incontro con i protagonisti e il regista del film messicano "Rudo y Cursi".
"My last five girlfriend" e' la risposta dell'uomo britannico al diario di Bridget Jones. Il film, basato sul bestseller di Alain de Botton, ci porta nel luna park "Il mondo di Duncan" all'interno del quale ogni giostra rappresenta una ex fidanzata del protagonista. Finalmente si vede il dietro le quinte delle relazioni sentimentali dal punto di vista degli uomini, non stereotipati come sono in tante commedie romantiche, ma sinceri nella ricerca dell'anima gemella e tanto insicuri e alla deriva quanto sono le donne. In piu' se mi lasciate un commento personale, il protagonista e' talmente adorabile che non sembra neanche inglese...
Il documentario in concorso "Fixer: the taking of Ajmal Naqshbandi" girato dal regista americano Ian Olds racconta il rapimento in Afghanistan del giornalista della Repubblica Daniele Mastrogiacomo visto con gli occhi degli amici di Ajmal, il fixer che l'ha accompagnato dai talebani e che invece di essere liberato insieme a lui e' stato brutalmente assassinato. 
Nella conferenza stampa che ha seguito la visione del film ho
 avuto l'opportunita' di chiedere agli autori se avessero cercato di intervistare anche i rappresentanti del governo italiano o Gino Strada, il fondatore della NGO Emergency che ha fatto da intermediario per la liberazione di Mastrogiacomo. Mi hanno risposto che nessuno di loro ha voluto rilasciare dichiarazioni a riguardo. Il giovane Ajmal e' stato decapitato davanti ad una telecamera perche', al contrario di Mastrogiacomo, non sono state accettate le richieste dei rapitori e cio' ha lasciato nei suoi connazionali la sensazione che la vita di uno straniero fosse piu' importante di quella di un afgano. Il documentario ad agosto verra' trasmesso dal network americano HBO e spero che presto venga distribuito anche in Italia.
La valanga messicana di "Rudo y Cursi", circondata da un aurea di preoccupazione considerando le drammatiche notizie sull'influenza suina, ha travolto con molta ilarita' gli spettatori del film e della conferenza. I giovani, ma gia' affermati attori Gael Garcia Bernal e Diego Luna hanno infatti intrettenuto il pubblico con scherzi, aneddoti dal set, ma soprattutto con dichiarazioni molto intelligenti sul ruolo degli artisti nella societa' moderna e sull'importanza di amare il proprio lavoro per creare un dialogo con i propri spettatori (vi ho caricato due video). La commedia "Rudo y Cursi" narra l'avventura di due fratelli che vengono scoperti da un procuratore di talenti calcistici in un bananeto di una zona sperduta del Messico e diventano in poco tempo delle stelle del calcio. Il calcio pero', come ha spiegato lo sceneggiatore/regista Carlos Cuaron, non e' altro che un contesto nel quale viene raccontata la storia di rivalita' e amore tra fratelli. Il team rivede al lavoro i protagonisti e lo sceneggiatore del capolavoro di qualche anno fa "Y Tu Mama' Tambien" che se non avete ancora visto, vi ordino di uscire subito e andare ad affittare, ne vale la pena! Come vale la pena andare a vedere "Rudo y Cursi" quando verra' distribuito in Italia.
A presto con la risposta delle donne a questo sfoggio di testosterone!

venerdì 24 aprile 2009

Dal Tribeca. Partenze, esplosioni e anche un po' di sport...

di Elena Maria Manzini da New York

Carissimi lettori Rosa Shokking,
il Tribeca e' cominciato in modo scoppiettante e non solo per il gala' della prima di "Whatever Works" di Woody Allen, ma anche per le proiezioni di due dei film in concorso: "Seven Minutes in Heaven" dell'israeliano Omri Givon e "The Exploding Girl" di Bradley Rust Gray.                                            
Purtroppo devo ammettere che per un soffio non sono riuscita ad entrare a vedere il film di Woody, l'anno prossimo, lo giuro mi infilo al gala' di apertura...pero' per rifarmi ho visto tutti gli altri film che hanno mostrato negli ultimi due giorni!
"Seven Minutes in Heaven" racconta il percorso catartico di una giovane donna, Galia, che rimane coinvolta in un attentato terroristico a Tel Aviv insieme al fidanzato Oren. Il ragazzo purtroppo muore dopo un anno di coma e Galia rimane sola e segnata a vita da terribili cicatrici delle bruciature dovute all'esplosione. Solo ricordare cosa e' successo quel giorno e rivivere i 7 minuti in cui e' stata dichiarata clinicamente morta potra' aiutarla a superare la tragedia che l'ha colpita. "The Exploding Girl" di esplosivo ha solo il titolo, e' un film lentissimo che dura 79 minuti che sembrano 3 ore e mostra l'estate di una studentessa universitaria, Ivy, lontana dai libri e dal fidanzato, ma in conpagnia dell'amico di infazia Al. Due sono le
proccupazioni di Ivy, riuscire a contattare il ragazzo per telefono e cercare di tenere sottocontrollo lo stress e le emozioni perche' soffre di epilessia. Sotto controllo e trattenuto e' quindi tutto il film che brilla solo per le interpretazioni dei due protagonisti: Mark Rendall e  Zoe Kazan, nipote del grandissimo regista Elia Kazan, che abbiamo potuto apprezzare anche in "Revolutionary Road" nel ruolo dell'amante di Leonardo Di Caprio.
Il Tribeca da' anche l'opportunita di vedere dei film che hanno gia' vinto premi prestigiosi e che sono stati presentati ad altri festival nell'ultimo anno. Fra questi ho visto "Rudo y Cursi" di Carlos Cuaron, fratello di Alsonfo e sceneggiatore di molti suoi film fra cui il fantastico "Y Tu Mama' Tambien" di cui riutilizza i protagonisti e "Departures" la pellicola giapponese che ha ottenuto l'Oscar come miglior film straniero. "Departures" e' un vero capolavoro, uno di quei film che trattano un materia tragica come la morte e la sepoltura in maniera talmente leggera e poetica da farti piangere con un sorriso, cosa si puo' volere di piu' al cinema!
Di "Rudo Y Cursi" commedia spassosissima sul gioco del calcio vi parlo lunedi' dopo che avro' partecipato alla conferenza organizzata all'Apple Store del regista e dei due attori protagonisti Gael Garcia Bernal e Diego Luna.
Vi posso invece raccotare subito l'incontro, sempre organizzato dalla Apple e totalmente gratuito, che i fan hanno avuto con Spike Lee. Io qui mi sono infilata alla grandissima e ho preso un posto in prima fila proprio davanti a Spike! Il regista di "Inside Man" e "Malcom X" ha fatto vedere spezzoni e raccontato aneddoti dei suoi ultimi lavori, i documentari "Kobe Doin' Work"
 e "Passing Strange", e ha risposto alle domande del pubblico che si sono trasformate in una specie di Job Fair. Infatti, Spike ha lasciato il negozio con due sceneggiature, un libro, una maglietta e una quantita' indefinita di dvd!
Carissimi, vi lascio, ma ritorno prestissimo con altre novita' dalla Grande Mela! 


mercoledì 22 aprile 2009

Alla corte di Bob, Jane, Uma e Spike.

di Elena Maria Manzini da New York

Carissimi lettori Rosa Shokking,

eccoci di nuovo ad aprile, di nuovo a New York, quindi di nuovo al Tribeca Film Festival! Il festival aprirà le porte questa sera, 22 aprile, con la anteprima assoluta del nuovo film di Woody Allen “Whatever Works”, che il regista ha girato a New York dopo 5 anni di assenza dalla città che ha immortalato in tante indimenticabili pellicole. Woody Allen ha scelto questo festival perché e’ un evento nato non solo per  dare risalto alla scena cinematografica newyorchese, ma anche per ridare coraggio e speranza agli abitanti del quartiere di Manhattan piu’ colpito dagli eventi dell’11 settembre.  

E' stato un gruppo di celebri affezionati newyorkesi a presentare stamattina il programma in una conferenza stampa. Erano presenti i fondatori del festiva Robert DeNiro e Jane Rosenthal, il regista Spike Lee che ha portato due opere, un documentario sul cestista Kobe Bryant “Kobe doin’ work” e le riprese dello spettacolo musicale “Passing Strange”, e l’altissima Uma Thurman che sarà il presidente di giuria dei film di narrativa.

I film in concorso, come da tradizione, sono 12 di narrativa e 12 documentari e in totale saranno presentati 85 lungometraggi e 46 corti di cui 37 opere prime. I film provengono da 36 paresi diversi e l’Italia quest’anno sara’ rappresentata dalla giovane regista Stella di Tocco che partecipa con il cortometraggio  Sunspots: in bocca al lupo Stella!!

Le domande alla conferenza stampa si sono concentrate sulla connessione tra la crisi economica e l'evidente diminuzione di opere proiettate (l’anno scorso erano piu’ di 120). Jane Rosenthal ha voluto sottolineare che hanno preferito avere un programma piu’ snello e selezionato però hanno aumentato gli eventi gratuiti. In piu’ ha notato che sono già stati venduti moltissimi biglietti perché evidentemente in un periodo di crisi economica come questa le persone hanno bisogno di svago e divertimento e loro hanno intenzione di darglielo.

Una nota di colore: Uma Thurman ha risposto con grazia ed intelligenza alle domande che le hanno posto in qualità di presidente di giuria confessando di essere da sempre una appassionata di film stranieri e di non avere nessuna particolare linea guida da seguire nella scelta dei film piu’ belli, saranno quelli che la faranno sognare. Robert De Niro invece ,mi spiace metterlo nero su bianco,  non solo aveva difficoltà a leggere il foglietto che gli avevano preparato, ma non ho saputo mai metter piu’ di due parole in fila per rispondere alle domande cercando sempre di passare la parola…ed un tempo incalzava tutti con “Are you talkin’ to me?”…

Ok, ora che mi sono tolta la parte noiosa ed introduttiva della mia avventura, vi invito a tornare prestissimo per tutti i film,  le conferenze, gli incontri e le feste del Tribeca….che duro lavoro!!!