lunedì 22 ottobre 2007

Il sogno verde dell'Expo: ecco la Milano del 2015

di Francesco G. Vicario

Una grande occasione per Milano. Ma non solo: un catalizzatore di progresso, cultura e trasformazione. Maurizio Giannattasio ci spiega perchè la sfida sull' Expo può essere vinta da Milano, cosa significhi per la città ospitare un evento che attira 29 milioni di persone in sei mesi di esposizioni e quanto sia preziosa l'eredità dell' Expo in termini di infrastrutture e servizi per i cittadini.

Gli U.S.A. probabilmente tiferanno per l'elezione di Smirne, altra potenziale candidata al vaglio degli ispettori del Bie ( Boureau International des Expositions), per una serie di delicati calcoli di politica internazionale: sul piatto spiccano la questione armena e le incursioni turche in Iraq.

Di certo in casa nostra c'è tanta determinazione nel vincere questa scommessa. Moratti sa cosa significhi per un sindaco garantire 70.000 posti di lavoro in cinque anni per la realizzazione dell'evento. Sono cose che la cittadinanza non dimentica, un asso di denari da giocare sul filo del rasoio.

Per saperne di più su Expo 2015 :http://www.milanoexpo-2015.com/

Intervista a Letizia Moratti sul Corriere del 22/10/2007: http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2007/10_Ottobre/22/moratti_gioco_squadra.shtml

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi spiace dirlo ma non credo proprio né che Milano sia pronta per l'Expo, né a livello di infrastrutture né di mentalitá...non so se a questo punto é meglio direttamente non vincere, per poi non dover sprofondare dalla vergogna davanti all'inesorabile "promessa non mantenuta" tipica della politica italiana. Torino 2006 è stata una sfida su cui tutti i fronti erano uniti, dall'inizio alla fine (seppur con polemiche) ed è stata un grande successo a livello mondiale. Perché, per una volta, non lasciare da parte l'orgoglio e le sfide cittadine e godersi in santa pace l'elettrizzante immagine di un bianco ricordo indimenticabile, che ha elevato l'immagine italiana nel mondo? Troppo bello essere finalmente ammirati?
Scusate lo scetticismo, ma voi, sinceramente, vi vedete Milano pronta a ricevere tutti questi milioni di persone quando ancora non si è risolto il problema dei trasporti di superficie, della capacitá alberghiera e dei parcheggi sotterranei? Boh...ok lanciarsi, ma quando giá si sa che il paracadute non si aprirá mi sembra per lo meno masochista...

Anonimo ha detto...

Hai sollevato obiezioni condivisibilissime, cara Francesca.Ma... come dire...Io sono, o cerco di essere, il più ottimista possibile. Non per la credibilità della giunta Moratti ( che, nel frangente, ha fatto come Mussolini in occasione della visita di Hitler a Roma nel 1938 che si preoccupò di restrutturare con il carton- gesso le facciate dei palazzi storici fatiscenti nei retri), quanto per l'attesa che sta montando nella cittadinanza. Non sono un fautore dell'orgoglio padano, ma penso che Milano abbia davvero voglia di mettersi in gioco con questo grande progetto.

Francesco G. Vicario