lunedì 16 giugno 2008

Open Roads. New Italian Cinema. Intervista a Ferzan Ozpetek.

di Elena Maria Manzini da New York
domande di Elena Maria Manzini e Diletta Gatti


Ferzan Ozpetek regista di film meravigliosi come "Le fate ingoranti" e "La finestra di fronte" non ha bisogno di presentazioni. E' venuto a New York per la quarta volta per accompagnare la sua ultima opera filmica "Saturno Contro" e come sempre ha ottenuto una calorosa accoglienza dal pubblico newyorkese.

EMM. E’ la quarta volta che lei partecipa alla manifestazione “Open Roads”..
FO. Troppo volte...

EMM. No, anzi e’ interessante sapere da lei come e’ cambiata l’attenzione del pubblico americano in questi anni nei confronti del nuovo cinema italiano.
FO. Sono venuto la prima volta qui con le “Fate Ignoranti” ed e’ stato un trionfo. Mentre ero a New York e’ uscita una pagina intera sul New York Times di domenica su di me e il film, quindi c’era la sala strapiena: e’ stata una cosa bellissima. Nel periodo delle “Fate Ignoranti” non c’era stato ancora l’11 settembre quindi la mente delle persone era compeltamente diversa. Poi sono ritornato con “La finestra di fronte” per il lancio del film in America distribuito da Sony Classic, sono venuto a Open Roads solo di passaggio, ed e’ stato un altro momento di trionfo. C’era una grande curiosita’ per un film che aveva vinto tutti i David di Donatello, e che Sony aveva scelto di distribuire. Quando sono tornato con “Cuore Sacro” ho trovato tutto un altro tipo di pubblico e un atteggiamento completamente diverso. Questa, come hai detto, e’ la quarta volta che vengo, non so dire come reagira’ il pubblico americano pero’ ho visto che i biglietti sono stati venduti subito perche’ la gente che frequenta questa manifestazione mi riconosce.

EMM. Anche “Saturno Contro” sara’ distribuito negli Stati Uniti?
FO. Si’, il film e’ gia’ stato comprato e verra’ distribuito tra poco. Non sono molto contento perche’ sara’ una distribuzione abbastanza specializzata. Sai, quando i film sono sottotitolati diventano di nicchia ed e’ difficile avere una larga distribuzione. E’ quasi impossibile che un film straniero venga doppiato e solo l’1% del mercato e’ rappresentato dai film non americani, tutto il contrario dell’Italia.

EMM. Ci puo’ parlare del suo prossimo progetto?
FO. E’ un progetto gia’ finito, e si prevede che esca nelle sale tra settembre e ottobre di questa’anno. Si intitola “Un Giorno Perfetto” e gli interpreti sono: Isabella Ferrari, Valerio Mastrandrea, Monica Guerritore, Stefania Sandrelli, Valerio Binasco, Nicole Grimaudo e molti altri attori. E’ un progetto che non mi apparteneva, perche’ non l’ho scritto io, me l’ha presentato Domenico Procacci e la sceneggiatura e’ firmata da Sandro Petraglia. E’ un progetto che mi ha attirato moltissimo da subito e sono in ansia e in attesa di vedere come reagira’ il pubblico.

EMM. Si parla di questo film per il Festival di Venezia..
FO. Non si sa ancora se la distribuzione preferira' il Festival di Roma o il Festival di Venezia. Per quanto mi rigurada l’attesa piu’ importante e’ l’incontro con il pubblico.

EMM. Le piacerebbe girare un film negli Stati Uniti?
FO. Mi piacerebbe lavorare su un progetto che mi interessa. Ricevo in continuazione delle proposte, si arriva anche a prendere contatti e a fare conferece calls, pero’ non si concludono gli accordi perche’ non ho ancora trovato il progetto giusto.

EMM. Lei e’ un grande direttore di attori. Con chi vorrebbe lavorare negli States?
FO. Dico sempre che mi piacerebbe molto lavorare con Meryl Streep, ma ci sono tantissimi attori che mi piacciono molto.

EMM. L’amicizia e’ uno dei temi chiave dei suoi film? Che ruolo ha nella sua vita?
FO. Gli amici sono la cosa piu’ importante della mia vita insieme alla salute. Loro sono la mia vera ricchezza.

EMM. Che rapporto ha con le sue interpreti femminili?
FO. Mi sono mepre innamorato degli attori che interpretano i miei film che siano maschi o femmine. Pero', adesso che mi ci fai pensare, con le attrici ho un altro tipo di rapporto, si crea un’intesa strana che va oltre il puro innamoranto professionale. Un rapporto veramente speciale.

EMM. Che cosa fara’ questi giorni a New York?
FO. A New York faccio sempe spese! E' anche una citta’ che mi affascina molto: vorrei passare sei mesi della mia vita a New York senza fare niente altro che alzarmi al mattina tardi, fare colazione e guardare la gente. Sono affascinato dalle persone qui a New York.

Nessun commento: