di Giusi Binetti
Con 104 voti favorevoli, 54 contrari e 29 astenuti l’Assemblea generale delle Nazioni Unite approva la moratoria contro la pena di morte.
In pratica, con questa risoluzione, le Nazioni Unite invitano gli stati membri a sospendere le esecuzioni capitali e possibilmente a limitare il numero dei reati per i quali tale pena è prevista. In sostanza si sottolinea l’urgenza del rispetto e della tutela dei diritti civili di tutti i condannati.
“ Considerando che l’uso della pena di morte mina la dignità umana e convinti del fatto che una moratoria contro la pena di morte contribuisca al miglioramento ed al progressivo sviluppo dei rapporti umani; che non esiste alcuna prova decisiva che dimostri il valore deterrente della pena di morte; che qualunque fallimento o errore giudiziario nell’applicazione della pena di morte è irreversibile e irreparabile…. “
Oggi questa battaglia è vinta, ma il cammino appare senza fine. Perché non basta indignarsi, ma serve muoversi e lottare.
Nei giornali di oggi troveremo inevitabilmente (e come sempre accade) tanti “padri” di questa iniziativa di indubbio successo e prestigio, etico e politico, ma, anche se non lo leggeremo, noi sappiamo che la madre è una, e si chiama Emma Bonino, e il padre è noto, e si chiama Marco Pannella.
2 commenti:
E VAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!
rossssssssssssssssssssssssss
E' un passo molto importante ma, come facevi notare ancbe tu, è lunga...
Un'altra cosa vorrei dire, anche se apparentemente non c'entra niente: mi ha commosso l'articolo sulle mense dei poveri di Stefano Massa, sull'ultimo numero di MRS.
Anche lì la linea è molto sottile.
Nella vita non è che ci voglia chissà cosa per passare dall'altra parte della barricata.
E' un attimo. E vieni condannato a morte.
Non quella fisica, quella morale. E non so cos'è peggio.
Sabrina Sasso
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