lunedì 17 marzo 2008

Il Trio in Tv : poco share, tanta arte






I blogger si scatenano: propongono dati, li commentano, cercano di trarre corollari più o meno sociologicamente attendibili.
Il ritorno del Trio più famoso e irriverente della televisione italiana ha davvero creato un "caso" tra gli accaniti fruitori del tubo catodico che si interrogano sul modesto ( per quanto il risultato accertato testimoni una media di 4,5 milioni di telespettatori nella prima e nella seconda puntata) riscontro che la trasmissione amarcord avrebbe suscitato nel pubblico del sabato sera. Il match è stato vinto anche quest'ultimo sabato dalla formula trita e ritrita della Corrida di Gerry Scotti che ha progressivamente perso l'amplomb dello show di punta per diventare, nelle ultime edizioni, un chiassoso urlatoio farcito di applausometri .
Marchesini Solenghi e Lopez, con il loro "Non esiste più la mezza stagione", hanno invece scelto Raiuno per festeggiare il venticinquesimo anno dalla nascita del loro sodalizio artistico grazie al quale sono diventati i mattatori delle trasmissioni più celebri di intrattenimento degli anni 80: Helzapoppin (radio),il Tastomatto e poi Fantastico, Domenica In, Sanremo e tanto altro.
Una comicità che oggi, a detta di qualcuno, risulta fuori sintonia perchè non trash, mai volgare (nonostante gli ammiccamenti) e professionale.
Dopo Alighiero Noschese, scomparso nel 1978, toccò al Trio raccogliere l'onere di far sorridere gli Italiani con gag, imitazioni (sorprendenti le caricature di Lopez di politici e papi) e siparietti sull'italia nazional-popolare. E ne furono all'altezza, anche a costo di scatenare incidenti diplomatici: nel 1986 Solenghi- Khomeini, Lopez- Reagan, e Marchesini- Sora Khomeines, sgangherata madre del capo religioso, provocarono le ire dell' Ayatollah iraniano, Iran-air sospese i voli per e dall'Italia e si registrarono tensioni con l'Ambasciata italiana a Teheran.
Nel 1993 decisero di separarsi per intraprendere, con evidenti successi in teatro tv e radio, la carriera da solisti.
Nel 2008 ancora insieme, forse per l'ultima volta, intenti a raccontarsi al giovane pubblico della trasmissione in diretta dall'Accademia delle Belle Arti di Roma, proprio per rivelare i segreti della loro vena artistica mai sopita.
Con un messaggio tra le righe: la televisione oggi possono farla davvero tutti, ma esiste ancora il modo per farla bene.
Alla faccia dell'Auditel e dei chiassosi dilettanti allo sbaraglio.

Francesco G. Vicario






Notizie e commenti auditel :
http://www.tvblog.it/post/8465/analisi-auditel-non-esiste-piu-la-mezza-stagione-vs-la-corrida

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