venerdì 25 gennaio 2008

Cade il Governo. Cosa può succedere adesso (II)

di Virginia Fiume

PER LA RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE A CURA DI FRANCESCA GABETTI DA BARCELLONA:
http://shokkingnews.blogspot.com/2008/01/cade-il-governo-ed-il-mondo-parla-male.html



In questi giorni ci saranno parole che sentiremo spesso.
Un aiutino dal Mondo Rosa Shokking per capire di che cosa si parlerà...
Conta più che la dichiarazione arida di qualunque politico il capire in quale direzione andrà il Paese e che responsabilità verso le istituzioni si prenderà questa "classe dirigente" che continuiamo a scegliere.

Capire è l'unico modo per non essere sudditi.

LE ALTERNATIVE:

1) L'IPOTESI DI RINVIO
Napolitano deve capire se esistono le condizioni per respingere le dimissioni di Prode e tentare il rinvio alle Camere, per verificare la possibilità di una nuova fiducia alla Camera e al Senato. Il Premier dimissionario continua a guidare l'esecutivo per l'ordinaria amministrazione.

2) IL GOVERNO ISTITUZIONALE
Diventa Presidente del Consiglio dei Ministri il Presidente del Senato o il Presidente della Camera: si tratterebbe di un esecutivo destinato solo a realizzare le riforme. (solo... :-) ndr)

3) IL GOVERNO TECNICO
Viene incaricato un governo costituito di esperti in materia politica, ma che non sono politici: si tratta di un governo tecnico, un esecutivo "ponte" il cui scopo è l'approvazione di determinate riforme o il raggiungimento di determinati target. Questa soluzione comporta il ritorno ad elezioni anticipate in tempi abbastanza brevi.

4) ELEZIONI ANTICIPATE
Il Presidente della Repubblica scioglie le camere e indice nuove elezioni. Le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro settanta giorni. La prima riunione ha luogo non oltre il ventesimo giorno delle elezioni. Finchè non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti.


La decisione verrà presa dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in seguito alle Consultazioni: prima i Presidenti di Camera e Senato e poi i leader dei vari partiti. Gli ultimi ad essere incontrati saranno i leader di Forza Italia e del Partito Democratico. E poi gli ex presidenti della Repubblica. (pare martedì)

Non dimentichiamo che c'è in ballo un Referendum, fresco fresco di approvazione della Corte Costituzionale, che potrebbe essere indetto tra il 15 aprile e il 15 giugno 2008.
(www.referendumelettorale.org)
Ovviamente i promotori del referendum, che hanno raccolto le 500.000 firme necessarie durante l'estate, vorrebbero che si votasse per il referendum prima di eventuali elezioni.
Andare a votare subito, con l'attuale legge elettorale, sarebbe rischiosissimo, rischiando di presentare la stessa situazione e gli stessi risultati del 2006.

Ma che cosa prevedono i quesiti referendari:

1) Premio di maggioranza alla LISTA più votata alla Camera
2) Premio di maggioranza alla LISTA più votata in Senato
3) Abrogazione delle candidature multiple (in più collegi)

Il referendum non propone una legge elettorale particolarmente innovativa, ma sistema il pastrocchio dell'attuale legge elettorale, definita da molti dell'ambiente porcellum
Il fatto che si parli di LISTE e non di Coalizioni, rappresenta la vocazione "maggioritaria del Referendum".
Trattandosi di un referendum abrogativo può "sistemare" una legge preesistente ma non può stravolgere tutto.
Per esempio, manca la "preferenza". Resterebbe il sistema delle liste bloccate, in cui si vota la lista ma non si può esprimere alcuna preferenza. Una delle caratteristiche più antidemocratiche della legge attuale.


E pensare che gli Italiani già nel 1993 si espressero a favore del maggioritario, con preferenza...

(referendum abrogativi del 1993 qui )

1 commento:

Isabel Green ha detto...

ti ho segnato per gli z-blog award ;) http://www.sw4n.net/