mercoledì 23 gennaio 2008
Orrori cinesi alla vigilia delle Olimpiadi
di Giusi Binetti
Sgomento e commozione lunedì sera al dibattito, promosso dall’Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano, e avente come tema la situazione dei diritti civili in Cina alla vigilia delle Olimpiadi 2008.
La Cina moderna, con un PIL in crescita vertiginosa a due cifre, mercato e partner commerciale tra i più ambiti insieme all’India, è stato presentato nella sua vera prospettiva, molto ridimensionata rispetto all’immaginario collettivo che la colloca al top dei Paesi cosiddetti emergenti.
La situazione economica del grande popolo cinese è a dir poco drammatica poiché è solo il 10% della popolazione che detiene il 50% della ricchezza del Paese e questo dato spiega l’estrema povertà di un enorme territorio ad economia prevalentemente agricola.
Non esistono forme consolidate di proprietà privata per cui il contadino, che sopravvive coltivando il suo pezzo di terra, può vederselo requisito dal funzionario di partito che lo esige per propri scopi del tutto personali.
Le terre e quindi le coltivazioni hanno livelli di inquinamento da pesticidi altamente tossici per cui sono costanti le morti per avvelenamento.
Questo lo sgomento, ma per arrivare all’orrore dobbiamo conoscere cosa accade a coloro che praticano credi o discipline invise ad un regime crudele e persecutorio.
Alcuni ospiti, praticanti la Falun Dafa, una disciplina che ricerca “Verità Compassione e Tolleranza”, hanno testimoniato con commozione le persecuzioni psicologiche e fisiche cui sono sottoposti i loro fratelli di fede, fino ad arrivare alle migliaia di esecuzioni capitali perpetrate anche allo scopo di alimentare il commercio di organi che, reperiti in tempi record, trovano anche un connivente mercato occidentale.
Come possiamo pensare di assistere allo svolgimento delle Olimpiadi ignorando le terribili verità che il regime comunista cinese nasconde sotto il tappeto strabiliante di colori e tecnologie d’avanguardia che vorrà mostrare in mondovisione?
Come saranno capaci di smascherare queste terribili verità i giornalisti occidentali e le autorità più sensibili al rispetto dei diritti umani?
Ne saranno capaci o soccomberanno alle logiche ipocrite del profitto dei vantaggi portati dagli scambi commerciali come è accaduto finora?
Noi continuiamo a sperare che qualcosa accada.
In libreria a febbraio il libro: Laogai Reserch Foundation “CINA Traffici di morte” – Ed. Guerini e associati
Per non dimenticare il Tibet, un interessante dossier appena pubblicato:
clicca qui
Appuntamento il 15 e 16 aprile Allianz Forum di Assago – Falun Dafa
http://www.faluninfo.net
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