di Virginia Fiume
Sono 177 i simboli depositati presso il Ministero dell'Interno e potenzialmente ammessi a partecipare alle elezioni del prossimo 13 aprile.
Alcuni sono inseriti in coalizioni, altri come liste singole, che magari si presenteranno solo in alcune regioni o circoscrizioni, altri ancora sono stati depositati per questioni di "copyright" ma non presenteranno nessuna lista, quindi non compariranno sulla scheda elettorale.
Qui è possibile visualizzare tutti i simboli dei partiti, movimenti, gruppi organizzati che hanno depositato il loro simbolo.
Tra gli altri simboli si trova questo:
Partito Donne D'Europa- art. 51 sito
Fondato il 7 gennaio 2003 da Adriana Padovano Spano, si era presentato alle elezioni del 2006 per il Senato e per le alcune tornate amministrative.
Nella Regione Lazio aveva preso il 0,126 % dei voti.
Non un granchè a dire la verità, forse proprio a causa del forte vincolo di genere. Ma la sua presenza tra i simboli depositati per queste elezioni è un buon motivo per riflettere sull'applicazione dell'articolo 51 della Costituzione che dovrebbe garantire la parità di rappresentanza tra uomini e donne:
Articolo 51
Tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini.
La legge può, per l'ammissione ai pubblici uffici e alle cariche elettive, parificare ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica.
Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo necessario al loro adempimento e di conservare il suo posto di lavoro.
A questo articolo della Costituzione italiana si ispira il Partito Donne D'Europa.
Questo il Manifesto:
All'indomani del fallimento del tentativo di far entrare la riforma elettorale delle quote rosa, il P.D.E. Donne d'Europa - art. 51, partito politico nato su progetto di Adriana Padovano Spano il 7 gennaio 2003, invita a prendere in considerazione l'urgente configurazione di un grande schieramento femminile, trasversale soprattutto etico, che metta alla prova l'effettivo impegno delle donne schierate nei partiti a leadership maschile di lavorare in autonomia, per un Parlamento di genere. Noi del P.D.E. sappiamo che la strada da percorrere per raggiungere questo risultato è un Partito che sfidi le linee di demarcazione di destra, sinistra e centro e sublimi il femminile come motore "super partes". Dimostriamo, con il partito unico della donna, P.D.E. - Donne d'Europa - art. 51, che le donne vogliono la loro squadra e confidano nelle risorse differenti di genere per superare la logica della divisione alternata del potere, che è e sarà, quantitativamente e qualitativamente, solo maschile, ancora troppo a lungo. In una formulazione nuova il P.D.E. incoraggia le donne d'Italia ad intraprendere una pacifica e fisiologica evoluzione, non solo nel Parlamento e nelle Istituzioni, ma nell'intera società. Il Parlamento è l'unica grande sfida. E per fare questo sarà sufficiente che un Partito nuovo applichi la legge, l'articolo 51, ribaltando semplicemente le quote. Perché continuare a veder assegnata alla donna quella più bassa del 30% che nel gioco delle liste e dei collegi si abbassa POI ulteriormente, e trasversalmente, ad un mortificante 9%? Il P.D.E. senza finanziamenti, ha già conseguito eccellenti risultati sul territorio perché in due anni, sottraendo pazientemente alla gente pochi minuti di attenzione, ha saputo cogliere, non solo nelle donne ma anche negli uomini, il desiderio di veder nobilitate le Istituzioni, l'inerzia dell'astensionismo, la fiducia nelle potenzialità originali del genere femminile, le uniche in grado di far evolvere concretamente le cose. Il Paese attende di vedere compiuto con coraggio un balzo in avanti. Il P.D.E. partito a leadership femminile, applica l'art. 51 della Costituzione e candida donne al 70% nelle liste elettorali. Mentre il 30% lo riserva agli uomini. Insieme potremo dimostrare che è possibile superare le divisioni, è possibile dialogare e costruire. O meglio ricostruire regole e rispettarle, come solo le donne sanno fare. Vi chiediamo di sostenere il nostro programma e di collaborare alla sua riuscita anche con vostre candidature per le prossime elezioni politiche, certe di trovare all'interno della vostra organizzazione valide donne che degnamente ci rappresenteranno in parlamento. Vi preghiamo di contattarci al più presto per concordare un incontro nel quale studiare insieme una comune linea di azione.
La Segretaria
Adriana Padovano Spano
Tutti i partiti- liste- coalizione e programmi di chi si presenta alle elezioni del 13 aprile sul sito Politici 2.0 qui
mercoledì 26 marzo 2008
Donne e politica/ Partito Donne D'Europa
Etichette:
articolo 51,
donne,
elezioni,
liste,
Pari Opportunitá,
partiti,
politica,
programmi elettorali,
simboli
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento