giovedì 20 marzo 2008

Rassegna Stampa/ Il Presidente della Repubblica, il qualunquismo e la casta

Napolitano in visita in Cile: «Reagire al qualunquismo». Monito in vista delle politiche: «Il voto non è mai inutile»




SANTIAGO DEL CILE - «Coloro che fanno politica concretamente, a qualsiasi schieramento appartengano, devono compiere uno sforzo per comprendere le ragioni della disaffezione, del disincanto verso la politica e per gettare un ponte di comunicazione e di dialogo con le nuove generazioni». È questo l'appello lanciato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il Capo dello Stato ha incontrato i giornalisti prima di lasciare il Cile, dopo una visita durata cinque giorni. Non si possono lasciar correre, ha aggiunto Napolitano, «cose che si leggono qua e là e rappresentano i parlamentari come una specie di fannulloni avidi», perchè «forse ci sarà qualcuno che penserà che il Parlamento tanto vale chiuderlo. Bisogna reagire - ha concluso - a questi fenomeni che un tempo si sarebbero chiamati di qualunquismo».

«IL VOTO NON È MAI INUTILE» - Duro il monito di Napolitano sul "voto inutile". «Il voto non è mai inutile», ha detto il presidente della Repubblica. «Ciascuno - ha aggiunto - dà il voto, secondo la sua valutazione, il suo giudizio, al partito che ritiene più vicino, più affine, o più importante ai fini del rinnovamento politico del Paese». Il presidente ha altresì espresso la preoccupazione per i bassi livelli di afflusso alle urne, domenica sera, in Francia, per le comunali. «Si è toccato - ha detto - il livello storico più basso. Nessuno è in grado di prevedere quel che succederà in Italia. Sentiamo però che nei confronti della politica, c'è una difficoltà di comprensione, un distacco e anche un elemento di pregiudizio abbondantemente inoculato da cose che si leggono qua e là. Bisogna reagire a questi fenomeni che un tempo si sarebbero chiamati di qualunquismo».

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