domenica 18 novembre 2007

Pena di morte: una battaglia per la vita. E l'Italia c'è.

di Virginia Fiume da Milano

E' successo giovedì: il Terzo Comitato dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato la risoluzione per la moratoria universale della pena di morte.
Si tratta del Comitato per i Diritti Umani, che con 99 voti a favore, 52 contrari e una trentina di astenuti ha permesso un primo passo fondamentale sulla strada verso l'abolizione.
La Risoluzione per la moratoria verrà votata all'Assemblea Generale nel mese di dicembre.
Il risultato del Governo italiano è molto significativo, perchè l'azione di lobby transnazionale e di alleanze sul tema nel Palazzo di Vetro ha visto l'Italia come capofila. Il Governo ha iniziato a muovere i primi passi verso questo importante risultato a gennaio. Su stimolo del solito instancabile Marco Pannella, che con giorni e giorni di sciopero della fame e della sete aveva richiamato l'attenzione del mondo sull'esecuzione di Saddam Hussein. Se "Nessuno tocchi caino" allora "nessuno tocchi Saddam", il coronamento di 14 anni di battaglie radicali sul tema.
Il Presidente del Consiglio Romano Prodi e il Ministro degli Esteri Massimo D'Alema avevano colto lo stimolo, rinfocolato dai Radicali con la Marcia di Pasqua e con l'occupazione nonviolenta della Rai per ricordare l'importanza fondamentale del sistema dell'informazione in un momento così delicato come la calendarizzazione della proposta di moratoria da parte delle Nazioni Unite.
Sono milioni le firme della società civile consegnate alle Nazioni Unite, non solo dai radicali di Nessuno tocchi Caino, ma anche dalla Comunità di Sant'Egidio, di impronta cattolica, per non parlare del lavoro di informazione di Amnesty International.
Ora non resta che aspettare dicembre, sperando che la Risoluzione venga definitivamente approvata.
"Moratoria" significa "sospensione" un primo passo necessario prima dell'abolizione. Un passo importante perchè permette ad ogni paese di responsabilizzarsi, senza che gli organismi internazionali intervengano nella sovranità nazionale.
Come dice il giornalista Stefano Folli nel suo articolo sul Sole 24 ore "L'abolizione, sia pure tendenziale, della pena di morte è un grande tema unificante su cui laici e cattolici si trovano d'accordo. Si dà l'idea che la politica estera possa essere in qualche misura anche questo: capacità di affermare un diritto universale in nome di una nuova visione dell'ordine fra le nazioni. Anni fa i radicali si impegnarono a favore della Corte penale internazionale. Quella che poi ha giudicato i crimini nell'ex Jugoslavia. Il filo è lo stesso di ieri e di oggi"

IL TESTO DELLA RISOLUZIONE APPROVATA: http://www.radioradicale.it/testo-della-risoluzione-sulla-moratoria-sulla-pena-di-morte

NUMERI, CRONOLOGIA E DOCUMENTI SULLA CAMPAGNA PER LA MORATORIA
http://www.radioradicale.it/liniziativa-nonviolenta-per-la-moratoria-onu-delle-esecuzioni-capitali-1

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